Digestione in gravidanza
Eh sì, per quanto dolce, l’attesa ha i suoi begli effetti collaterali: nausee dei primi mesi, bruciore di stomaco degli ultimi e, talvolta, qualche problemino di costipazione nel percorso. Se vi può consolare, non sono il segnale di una punizione divina ma il risultato delle trasformazioni cui è soggetto l’apparato digerente durante la gestazione. Ovvero, se ce le avete tutte, vuol dire che va tutto bene.
Vediamo cosa succede. Innanzitutto, l’utero si espande per accogliere il bebè in crescita e da una lunghezza di circa 7 cm iniziali arriva, al nono mese, a circa 33 cm. Niente male, vero? Potenza della natura. Sta di fatto però che l’espansione dell’utero provoca lo spostamento del circondario anatomico. Sgomitando per farsi spazio, spinge lo stomaco in alto a sinistra e comprime l’intestino.
Nel frattempo, si fa avanti il progesterone, ormone prodotto in quantità industriali in quanto indispensabile alla preparazione del corpo femminile alla gravidanza. Particolarmente attivo nei primi sei mesi (poi subentrano gli estrogeni ma quella è un’altra storia), il progesterone ha il compito di ammorbidire muscoli e legamenti per renderli più elastici e reattivi all’espansione dell’utero. Se avete presente Elastigirl degli Incredibili,una normale famiglia di supereroi, sapete di cosa parliamo.
Gli spostamenti dello stomaco e dell’intestino, insieme al rilassamento dei muscoli e dei legamenti rendono digestione e movimenti corporali più difficili. Da qui derivano gli effetti collaterali di cui sopra: la bella nausea che vi sveglia la mattina, la simpatica costipazione che vi allieta le giornate, qualche dolorino gastrico qui e là e la pesantezza di stomaco che viene e va ma molto meglio quando va.
Avete per caso notato che la nausea vi delizia soprattutto la mattina, a digiuno? Non che non vi delizi anche dopo i pasti o durante un viaggio ma la mattina è veramente rognosetta. Bè, non è un caso. La mattina, infatti, l’olfatto è più sensibile.
E a proposito di mangiare ( o meglio, cercare di), sarà capitato anche a voi di non sopportare neanche l’odore di alimenti che prima vi mandavano in visibilio o di essere prese dall’urgenza di mangiare cibi che prima non avreste mai toccato. Le famose “voglie”, per dirla in gergo. Neanche questo è un caso. Oltre all’olfatto si altera anche il gusto.
Ciò detto, diciamo pure che nella fase iniziale, tutte queste cose messe insieme potrebbero rendere difficile l’alimentazione. Particolarmente se la “voglia” vi viene di fragole e panna o di pane e salame, e il disgusto per frutta e verdura. Per questo alcune donne, agli albori della gestazione, perdono un po’ di peso. In linea di massima, si tratta comunque di disturbi che seppur fastidiosissimi (ammettiamolo, lo sono eccome) possono essere alleviati da un’alimentazione appropriata.